25 Ottobre: Beati Braulio M. Corres, e Compagni Martiri
Oggi la nostra famiglia
religiosa celebra la memoria liturgia dei 95 confratelli martirizzati durante
la guerra civile del 1936 in Spagna. Questi nostri Confratelli, con il loro
martirio, hanno dimostrato di aver incontrato realmente Cristo e di aver ricevuto
da Lui la grazia del martirio di sangue: infatti, la parola «martire» deriva
dal greco martyr,
che significa «testimone». Il testimone è uno che è stato presente ad un fatto (per
cui ha appreso quello che narra o riferisce) e lo testimonia, non per sentito
dire o perché ha letto di esso o per una deduzione personale, ma per esperienza
diretta. I nostri confratelli martiri, nel praticare la loro missione
ospedaliera, hanno esercitato l’ospitalità accanto ai malati con quello stile
evangelico che imita i gesti di Gesù che cura, guarisce e salva. Il loro modo
di vivere l’ospitalità era tutto improntato alla missione carismatica declinata
in gesti concreti di misericordia e di amore, con la certezza che ogni gesto
fatto al prossimo è fatto a Gesù: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei
fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40).
La ricorrenza che celebriamo non vuole solo fare memoria del loro martirio, ma
ricordare a tutti noi che vivere il carisma di Giovanni di Dio è una
testimonianza di alto valore non solo simbolico, ma umano e spirituale, che
porta con sé anche la totale donazione fino a dare la vita per Cristo e per i
fratelli.